Festa patronale a Casal Velino
Il 3 febbraio è il giorno dedicato alla festa di San Biagio, Santo patrono di Casal Velino capoluogo che, proprio in questa data, dedica a lui una sentitissima festa religiosa che attira fedeli e devoti anche da molto lontano. Si tratta di una vero e proprio calendario religioso che ben testimonia come la fede rappresenti nella tradizione cilentana un valore quotidiano. La festa vera e propria viene preceduta da una settimana in cui viene celebrato il "settenario", una serie di messe giornaliere che si concludono alla vigilia con l'esposizione della statua del Santo che, dalla cappella dedicata, viene portato in celebrazione, durante una cerimonia che si tiene alla vigilia, sull'altare maggiore dove resterà per una settimana. In onore della sua qualità di medico, i fedeli si rivolgono a San Biagio anche per la cura dei mali fisici ed in particolare per la guarigione dalle malattie della gola: è tra i quattordici santi ausiliatori. Durante la celebrazione liturgica del 3 febbraio infatti si perpetua un rito, comune a molte parrocchie devote al Santo, dove i fedeli vengono unti alla gola con qualche goccia d'olio benedetto come benedizione contro i malanni di questa parte del corpo di cui San Biagio è appunto protettore. Secondo la storia il corpo di san Biagio fu sepolto nella cattedrale di Sabaste. Nel 732 una parte dei suoi resti mortali furono imbarcati, per essere portati a Roma. Una tempesta bloccò il viaggio a Maratea, dove i fedeli accolsero le reliquie, il "Sacro torace", e le conservarono nella Basilica di Maratea, sul monte a esso dedicato. San Biagio è anche il protettore dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole. La serata di domenica ha visto veramente una grossa presenza di fedeli e curiosi, intervenuti anche per assistere al tradizionale, e sempre più imponente, spettacolo di fuochi pirotecnici.
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