Il cammino spirituale del Santuario di San Michele a Caselle in Pittari
Percorri la via sacra verso le Grotte di San Michele e dell'Angelo: testimoni di devozione e arte eremitica nel Vallo di Diano
Nelle suggestive pendici del Monte Pittari, nel territorio di Caselle in Pittari, si aprono le grotte di San Michele e dell'Angelo, antiche testimonianze di fede e luoghi di pellegrinaggio che risplendono di storia e spiritualità. Queste grotte, che sorgono come silenti guardiani di antiche tradizioni, offrono a chi le visita non solo un'occasione di raccoglimento e preghiera ma anche di connessione con un passato ricco di arte e devozione. Il cammino per arrivare a questi luoghi sacri, immerso nella natura lussureggiante e costellato da viste mozzafiato, è un viaggio che nutre l'anima e invita alla contemplazione. Visitarle rappresenta un'esperienza che va oltre il religioso, diventando un percorso alla riscoperta delle radici culturali e naturali di un territorio unico come quello del Cilento e del Vallo di Diano.
L'eremo di San Michele
Sospesa a 595 metri di altitudine, la Grotta di San Michele è stata per secoli rifugio di monaci eremiti. Qui, il culto dell'Arcangelo, tracciabile sino al V secolo con l'arrivo dei monaci bizantini nel Sud Italia, si è perpetuato in forme di devozione profonde. I festeggiamenti del 29 settembre e dell'8 maggio attirano ancora oggi numerosi fedeli e pellegrini, che si muovono in processioni lungo i sentieri antichi, in una comunione di fede e tradizione. Nell'intimo rifugio della grotta dedicata all'Arcangelo Michele, si erge un altare dalle vivaci tonalità policrome, sovrastato da un baldacchino in legno che si adagia delicatamente sulla storica muratura. Al centro di questa parete si apre una nicchia che fa da scrigno alla statua di San Michele. A fianco dell'altare, attira lo sguardo un bassorilievo di pregevole fattura, risalente al XII secolo, che ritrae il santo nella sua iconografia tradizionale, testimoniando l'arte e la devozione che da secoli permeano questo sacro luogo
La grotta dell'Angelo
A pochi passi, la Grotta dell'Angelo si rivela come custode di un patrimonio religioso altrettanto ricco. Condividendo l'altitudine e la maestosità della sua "sorella", questa grotta è testimone di una storia di culto antica, come dimostrano i resti dell'altarino e le formazioni calcaree che ne adornano l'interno.
Il sentiero verso le grotte: come raggiungere il santuario di San Michele
Le grotte si trovano a circa 4 chilometri dal centro abitato di Caselle in Pittari. Sono facilmente raggiungibili percorrendo il sentiero pedonale che prende il nome dal paese e conduce direttamente alla grotta, situate sul versante occidentale del Monte San Michele. Sono circa tre ore di cammino tra andata e ritorno. Il sentiero che conduce al santuario si snoda offrendo scenari mozzafiato sulla valle sottostante, offrendo un'occasione di riflessione che intreccia la bellezza della natura alla profondità dello spirito. Le due grotte rappresentano non solamente mete di devozione religiosa, ma incarnano anche la complessità dell'identità culturale del territorio, mescolando aspetti storici, artistici e naturali. In questo modo, il Monte San Michele si pone come punto di congiunzione essenziale per chi desidera riscoprire e riconnettersi con le proprie radici spirituali e storiche nella regione del Cilento.
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Consigli utili per il cammino
Preparazione: prima di partire, assicuratevi di indossare calzature adatte per il trekking e di portare con voi acqua sufficiente, uno spuntino energetico, e abbigliamento adeguato alle condizioni meteorologiche.
Orientamento: sebbene il sentiero sia ben segnato, una mappa locale o un'app di trekking può essere utile per orientarsi. Non esitate a chiedere indicazioni ai residenti, sempre disponibili a guidare i visitatori.
Rispetto dell'ambiente: Lungo il cammino, siate custodi della natura. Evitate di lasciare rifiuti e di disturbare la fauna locale.
Fotografia: Non dimenticate di portare una fotocamera per immortalare i panorami, ma ricordate anche di mantenere un atteggiamento rispettoso e silenzioso, soprattutto nelle grotte, per non turbare l'atmosfera di contemplazione.
Visita guidata: se disponibili, considerate l'opzione di una visita guidata per arricchire la vostra esperienza con le conoscenze di una guida locale che potrà approfondire la storia e le leggende del luogo.
Ricordatevi che questo cammino non è solo una passeggiata tra le bellezze naturali, ma un viaggio nell'anima di un luogo sacro, che vi chiederà di ascoltare il silenzio e di leggere le tracce della storia impresse nelle rocce e nella fede della gente.
Dal santuario di San Michele all'inghiottitoio de La Rupe
Dopo aver percorso il sentiero che conduce al suggestivo santuario di San Michele, gli amanti della natura e dell'avventura che desiderano proseguire l'esplorazione del territorio possono dirigere i propri passi verso una delle meraviglie geologiche del Vallo di Diano: l'inghiottitoio de La Rupe. Questo fenomeno carsico, situato a soli 2 km da Caselle in Pittari, offre uno spettacolo naturale unico, dove il fiume Bussento scompare nel sottosuolo creando un ambiente ricco di mistero e fascino.
Non lontano si trova anche l'inghiottitoio Orsivacca, un altro esempio notevole dei fenomeni carsici legati al corso del Bussento. Quest'ultimo, arricchito da 13 sorgenti fistolose nel territorio di Caselle in Pittari, percorre il suo cammino nascosto sotto la superficie. Dopo un viaggio sotterraneo di circa 5 km, il Bussento riemerge, riprendendo il suo cammino alla luce del sole, creando un ecosistema unico dove si possono ammirare varie specie di pioppi e altre piante di notevole valore botanico. Giunti a Morigerati si trova anche l'oasi WWF di "Grotte del Bussento", istituita nel 1985. Quest'area protetta è stata creata con lo scopo di preservare la ricca biodiversità locale e offrire un habitat sicuro per numerose specie.
Dove si trova Caselle in Pittari
Caselle in Pittari è un comune del basso Cilento, incastonato nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, posizionato a 444 metri sul livello del mare. Caratterizzato da un paesaggio carsico, il borgo è dominato da una torre medioevale e affacciato sul Monte Cervati, la vetta più alta della Campania. Il territorio di Caselle è attraversato dalle acque del fiume Bussento, che nasce dalle pendici del Monte Cervati e dopo un tratto visibile, viene inghiottito dalle cavità carsiche presso La Rupe.
Distanza da Salerno: | 127 km, circa 1 ora e 20 minuti in auto |
Distanza da Napoli: | 180 km, circa 2 ore |
Stazione ferroviaria: | Sapri, 30 km |
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